Il Sole24ORE: Eccellenza e innovazione

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La Fondazione Cottino applica la “venture philantropy” in campo biomedicale.

Il Sole24ORE racconta le iniziative della Fondazione Cottino nel biomedicale:

Un PREMIO per la ricerca applicata, un BANDO per generare imprenditorialità nel settore biomedicale, un PROGETTO di avanguardia di telemedicina per le cure ospedaliere a domicilio.

IL PREMIO APPLICO

Il Premio Applico nasce per contribuire al trasferimento tecnologico della ricerca in campo biomedicale specialistico. La prima edizione è stata dedicata alla Oftalmologia. Lo spirito d’iniziativa e la volontà di generare un riscontro imprenditoriale sostenibile hanno guidato l’esperienza di vita dell’Ingegner Giovanni Cottino, promotore del Premio, e sono le linee guida dell’iniziativa stessa.

Il Premio Applico si propone di:

Promuovere una riflessione proattiva sulle principali sfide irrisolte della medicina sostenendo nel tempo l’eccellenza nell’innovazione Italiana applicata in questo settore.

Rafforzare il legame tra ricerca ed impresa stimolando il consolidamento di progetti biomedicali applicati ad alto potenziale d’impatto tecnologico e/o sociale.

Supportare l’inserimento dei vincitori in un ecosistema di capitali e competenze industriali per contribuire al passaggio da ricerca ad applicazione

clinica ed imprenditoriale con un forte impatto sulla società.

Hanno partecipato complessivamente 45 progetti provenienti da tutta Italia. Denominatore comune di tutti è stato l’avere a disposizione o voler sviluppare una tecnologia innovativa, originale e proprietaria, essere motivati a portare avanti il progetto sul piano imprenditoriale, avere una chiara opportunità di mercato ed un piano di sviluppo che punti allo sviluppo di un’impresa con spiccato impatto sul piano clinico, sul tessuto industriale e/o sociale.

Il progetto D-Eye ha vinto il Premio Applico 2014, un grant di Euro 100.000. D-eye è un accessorio ottico per oftalmoscopia portatile. Consente di sfruttare la portabilità e la connettività degli smartphone con le relative fotocamere per l’acquisizione di immagini e video del fondo dell’occhio. Fornisce una valida piattaforma di screening per patologie oculari e sistemiche, con potenzialità di diagnosi remota e condivisione immediata.Secondo Giovanni Cottino, questo premio deve aiutare i ricercatori eccellenti a reperire il capitale di rischio e le competenze manageriali necessarie per far progredire anche nel nostro Paese l’attività di ricerca e di innovazione, secondo buone regole di mercato, con l’obiettivo di far crescere la conoscenza in campo medico, favorire l’occupazione di tanti giovani italiani di grandissimo valore che oggi troppo vengono amareggiati, e rendere più competitivo il sistema Paese Italia.Il progetto D-Eye, a Febbraio è diventata una startup, ha iniziato le vendite in Italia e a breve inizierà le vendite negli USA e riceverà ulteriori capitali da investitori istituzionali.

IL BANDO CO-IMPRENDO

Fondazione Cottino ha ideato un Bando finalizzato al finanziamento dei migliori progetti di start up e spin off accademici, operanti nel settore biomedicale.

I progetti imprenditoriali presentati per il Bando 2014 sono giunti alla fase fi nale di valutazione spaziano dallo sviluppo di prodotti, ad alto contenuto

tecnologico, concernenti la cura ed il benessere della persona, quali nuovi sistemi diagnostici in vitro e nuove formulazione farmaceutiche, allo sviluppo di innovativi dispositivi medici impiantabili. Dopo una prima analisi, effettuata da una commissione di esperti, fi nalizzata ad esaminare gli aspetti tecnicoscientifi ci , sono stati selezionati i migliori progetti per la fase finale volta ad analizzarne gli aspetti manageriali attraverso la valutazione dei business plan . Al termine di questo iter i progetti vincitori saranno fi nanziati dalla Fondazione Cottino con un massimale per ciascuna impresa pari a centomila euro, mediante l’ingresso della Fondazione stessa in qualità di socio attraverso un versamento in equity.

LA TELEMEDICINA

Fondazione Cottino è consapevole del del sempre maggiore interesse che la Telemedicina e le cure domiciliari stanno suscitando negli ultimi anni. Per queste ragioni da qualche anno la fondazione finanzia lo sviluppo dei Progetti di telemedicina in corso presso l’Ospedalizzazione a Domicilio (OAD) diretta dalla Divisione di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’osso dell’OUA Città della salute e della Scienza di Torino . Il Progetto , sostenuto anche da Telecom Italia, ha l’obiettivo primario di valutare la fattibilità e l’utilità della telemedicina, ed in particolare del telemonitoraggio, in pazienti in regime di Ospedalizzazione a Domicilio (OAD) affetti da scompenso cardiaco acuto. Questa complessa organizzazione di assistenza domiciliare permette una riduzione delle visite mediche ed infermieristiche, un miglioramento della qualità di vita del paziente e della compliance terapeutica, una riduzione dello stress del care giver, ed anche di una riduzione dei reingressi ospedalieri e dei costi sanitari.